Immagine corporea: che cos’è?
Immagine del nostro stesso corpo che formiamo nella nostra mente, vale a dire il modo in cui il corpo appare a noi stessi
Schilder, 1935
Esperienza psicologica multidimensionale dell’incarnazione (embodiment) che riguarda in particolare l’aspetto fisico del proprio corpo e include anche le percezioni e i comportamenti nei confronti del corpo, quindi le credenze, i pensieri, i sentimenti ed i comportamenti
Zamariola et al., 2017
Componenti dell’immagine corporea
L’immagine corporea è la percezione globale che abbiamo del nostro corpo e riguarda:
- come percepiamo il nostro corpo: sensazioni tattili, visive, interocettive (cioè sensazioni interne, come ad esempio la sensazione di fame) e propriocettive (ossia la percezione della posizione nello spazio e del movimento del corpo, senza l’ausilio della vista).
- ciò che pensiamo del corpo e alle sue forme e dimensioni: “mi piace”, “dovrei cambiare”, “sono proprio brutta”…
- le emozioni e i sentimenti che nutriamo per il corpo o parti di esso: soddisfazione, frustrazione, odio, disprezzo, disgusto…
- i comportamenti rivolti al corpo che mettiamo in atto, che possono andare a modificare, manipolare o controllarne le forme (es. ricorso a diete, attività fisica, scelta dei vestiti da indossare, controllo ripetuto del peso…).
Si forma a partire dalla prima infanzia ed è influenzata dal contesto socio-culturale, dalle esperienze interpersonali, dalle caratteristiche e dai cambiamenti fisici, e dalle caratteristiche psicologiche della persona.
Immagine corporea positiva e negativa
Parliamo di immagine corporea negativa quando è presente una forte insoddisfazione per il proprio aspetto. Tale insoddisfazione può generare ed è rinforzata da comportamenti volti a controllare, evitare o modificare (es. seguire diete restrittive, fare attività fisica intensa) il corpo. In oltre, è accompagnata da emozioni difficili, come la vergogna o il disgusto verso di sé o verso il proprio corpo.
L’immagine corporea negativa è spesso associata a bassa autostima e ad un maggiore rischio di sviluppare disturbi del comportamento alimentare.
Contrariamente a quanto si potrebbe credere, un’immagine corporea positiva non corrisponde alla semplice assenza di insoddisfazione per il corpo e dei comportamenti ad essa associati, ma è caratterizzata da sentimenti di accettazione del proprio corpo, dall’apprezzamento della sua funzionalità e dalla connessione con esso e con i suoi bisogni.
Essa è associata a maggiori livelli di autostima e di benessere e ad una maggiore messa in atto di comportamenti protettivi per la salute (ad es. alimentazione equilibrata basata sull’ascolto, esercizio fisico non compensatorio…).
Fare pace con il corpo
La maggior parte delle persone che ha un cattivo rapporto con il proprio corpo, cerca di modificarlo, principalmente attraverso dieta e attività fisica. La maggior parte di esse però fallisce nel tentativo di raggiungere questo obiettivo o nel mantenerlo a lungo termine. Anche tra chi raggiunge l’obiettivo, è comune che rimanga una certa insoddisfazione per il proprio corpo o per parti di esso.
Il fatto è che il problema non riguarda, appunto, il corpo in sé e per sé, ma il modo in cui il corpo viene percepito.
Per migliorare il proprio rapporto con il corpo, è necessario lavorare sull’immagine corporea.
Tale lavoro non deve focalizzarsi solo sul ridurre l’immagine corporea negativa, ma anche sul promuoverne una positiva.
L’obiettivo, in ogni caso, non è arrivare ad amarsi e ad amare il proprio corpo. Il “self love”, in un contesto socio-culturale che spinge alla magrezza e alla perfezione dei corpi, è spesso irrealistico (specialmente per chi vive un corpo non conforme a tali standard).
L’obiettivo principale è ridurre il peso che il proprio corpo ha nel definirsi come persone e sviluppare uno sguardo sempre più neutro, meno giudicante e più compassionevole nei confronti di sé e del proprio corpo.



